Giornata globale di lotta contro il regime di morte nelle frontiere e per esigere verità, giustizia e riparazione per le vittime della migrazione e per le loro famiglie
Siamo parenti, amici e amiche di persone decedute, disperse e/o vittime di scomparsa forzata lungo le frontiere di terra o di mare, in Europa, in Africa, in America.
Siamo persone sopravvissute al tentativo di attraversare le frontiere alla ricerca di un futuro migliore.
Siamo cittadini/e solidali che offrono aiuto alle persone immigrate durante il viaggio fornendo loro soccorso medico, cibo, vestiti e supporto quando si trovano in situazioni di pericolo affinché il loro viaggio abbia un lieto fine.
Siamo attivisti che hanno raccolto le voci di queste persone immigrate prima che sparissero, che si adoperano per cercare di identificare i corpi senza nome nelle zone di confine e che danno loro una degna sepoltura.
Siamo una grande famiglia che non ha confini e non ha nazionalità, una grande famiglia che lotta contro i regimi di morte imposti in tutte le frontiere del mondo e che si batte per affermare il diritto di migrare, la libertà di circolazione e la giustizia globale per tutti e tutte.
Anno dopo anno assistiamo al massacro in atto lungo le frontiere e nei luoghi di detenzione progettati per scoraggiare le partenze delle persone migranti. Non possiamo dimenticare queste vittime! Non vogliamo restare in silenzio di fronte a ciò che accade!
A febbraio 2020, ci siamo riuniti/e a Oujda, in Marocco, per organizzare la prima grande CommemorAzione. In quell’occasione abbiamo scelto il 6 febbraio, giorno della strage di Tarajal, come data simbolica contro la militarizzazione delle frontiere e per la libertà di circolazione da celebrare con eventi organizzati in tutto il mondo.
A settembre 2022 ci siamo riuniti a Zarziz, in Tunisia, per la seconda grande CommemorAzione e abbiamo confermato la nostra volontà di continuare a lavorare insieme perché il 6 febbraio diventi la giornata in cui si uniscono tutte le lotte che numerose organizzazioni portano avanti ogni giorno per denunciare il regime di morte nelle frontiere e per esigere verità, giustizia e riparazione per le vittime della migrazione e per le loro famiglie.
Chiediamo a tutte le organizzazioni sociali e politiche, laiche e religiose, ai gruppi e collettivi dei parenti delle vittime della migrazione, ai singoli cittadini e cittadine di tutti i paesi del mondo di organizzare iniziative di protesta e sensibilizzazione il 6 febbraio 2023.
Vi invitiamo ad usare il logo riportato in alto, insieme ai vostri propri loghi, come elemento per evidenziare il collegamento tra tutte le diverse iniziative. Tutti gli eventi che si realizzeranno potranno essere pubblicati nella pagina Facebook Commemor-Action
Migrare per vivere, non per morire!
Sono persone non numeri!
Libertà di movimento per tutti e tutte!
Per aderire all’appello potete scrivere a : globalcommemoraction@gmail.com
“Missing at the borders” è un progetto autofinanziato. Le vostre donazioni ci permetteranno di continuare a raccogliere le interviste alle famiglie dei migranti deceduti, dispersi o vittime di scomparsa forzata. Grazie!
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